Amalgama - Rischio moderatoLa FDA classifica il mercurio delle otturazioni dentali in amalgama come “rischio moderato”

Secondo le ONG Europee e Americane questo rappresenta un importante passo verso il riconoscimento dei pericoli derivanti dall’amalgama, ma non è abbastanza….

La FDA (Food and Drug Administration), statunitense che regolamenta i farmaci e gli ausili terapeutici, ha finalmente riclassificato l’amalgama dentale, il materiale usato per le otturazioni odontoiatriche che è da sempre oggetto di controversia perché composto per il 50 % di peso da mercurio elementare e per il restante 50% da altri metalli in polvere come argento, rame e stagno e zinco (e talvolta tracce di altri metalli non dichiarati come nichel o cadmio).

La FDA è stata costretta a concludere il suo processo di valutazione dell’amalgama dentale da una sentenza del tribunale civile del giugno 20081, che dava ragione alla richiesta presentata da un gruppo di associazioni di consumatori e di vittime dell’amalgama, tra cui Moms Against Mercury,2 Connecticut Coalition for Environmental Justice,3 Oregonians for Life4 and Consumers for Dental Choice.5 Queste ONG avevano chiesto una riclassificazione sin dai primi anni ’90 e volevano che la FDA stringesse i tempi di classificazione dell’amalgama, soprattutto in considerazione delle crescenti evidenze scientifiche di potenziali danni per la salute umana.

Fino ad oggi c’era una classificazione delle due componenti separate dell’amalgama (ovvero il mercurio elementare e la polvere dei vari metalli) ma la FDA non aveva regolamentato la loro combinazione, appunto l’amalgama dentale.

La FDA ha concluso che questo materiale non è tossico e che i vapori rilasciati dalle otturazioni in amalgama non rappresentano alcun pericolo per la salute quando già nel 19916 e nel 2003, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva confermato che il mercurio contenuto nelle amalgame rappresenta la principale fonte di esposizione in contesti non-industriali, esponendo le persone interessate a livelli di mercurio che superano significativamente quelli derivanti dal cibo e dall’aria. Nel 2005 il documento della OMS Mercury in Health Care ha precisato che le persone interessate sono esposte ad una media di 3-17 mcg di vapori di mercurio dalle amalgame dentali in condizioni normali.7

L’agenzia statunitense ha fatto passare questo materiale dalla Classe I, che indica un “rischio basso”, alla Classe II che indica un “rischio moderato” e che prevede controlli speciali oltre a quelli applicati normalmente a tutti i dispositivi medici. “Siamo piuttosto sconcertati da questa conclusione – commenta la dott.ssa Francesca Romana Orlando, Vice Presidente di A.M.I.C.A. – poiché nel settembre 2006 l’incontro convocato e organizzato dalla FDA come ‘comitato di esperti per valutare le amalgame dentali’ aveva votato 13 contro 7 per NON accettare la bozza del rapporto preparata dal Dipartimento di Odontoiatria della FDA secondo il quale le amalgame dentali erano da considerarsi sicure. Ci aspettavamo una regolamentazione più severa”.

La stessa FDA aveva pubblicato sul sito, peraltro, dichiarazioni più caute in conseguenza dell’accordo raggiunto con le associazioni di pazienti e di consumatori, nell’ambito della sentenza del giugno 2008: “Le amalgame possono avere effetti neurotossici sul sistema nervoso di bambini in via di sviluppo e nei feti” e “Le donne incinta e i soggetti che potrebbero avere condizioni di salute che li rende più sensibili all’esposizione al mercurio, compresi coloro con pre-esistente carico tossico da mercurio, dovrebbero discutere con il proprio medico delle alternative (alle amalgame)’.

Questi avvertimenti non sono presenti negli obblighi della etichettatura delle amalgame e rimane principalmente il riconoscimento dei rischi per gli allergici e  l’obbligo per i dentisti di avvertire i propri pazienti riguardo la presenza del mercurio in questo materiale dentale.

La FDA raccomanda la presenza di queste indicazioni sull’etichettatura delle amalgame dentali:

  • “Attenzione: contiene mercurio”
  • “Attenzione: può essere pericoloso se si inalano i vapori”
  • Precauzione: usare un’adeguata ventilazione
  • Precauzione: conservare in luogo fresco e ventilato
  • Contiene il (…..) % di mercurio per peso

In questo modo la FDA ha voluto dare un avvertimento ai professionisti affinché facciano uso di un adeguato sistema di ventilazione durante la lavorazione e l’impiego dell’amalgama dentale e ha voluto che il paziente ricevesse una informativa sulle prove scientifiche relative ai benefici e ai rischi dell’amalgama dentale, inclusi i rischi di inalazione di vapori di mercurio.

Secondo le ONG la nuova classificazione non è sufficiente perché non tiene conto di diversi aspetti scientifici: innanzitutto, non considera l’inadeguatezza degli studi basati sui test delle urine usati per determinare gli effetti dell’esposizione a vapori di mercurio o di altri metalli dell’amalgama. Diversi esperimenti su pecore e scimmie, infatti, hanno dimostrato che una quantità significativa di mercurio viene assorbita dai reni, dal fegato, dal cervello e dalle ossa mascellari dove, secondo molti scienziati, potrebbe interferire con il sistema nervoso e immunitario;  in secondo luogo, il test del mercurio nelle urine, spesso usato da studi a favore dell’amalgama, potrebbe non essere indicativo perché la minore presena di mercurio nelle urine potrebbe essere causata da una scarsa capacità di metabolizzazione di questa sostanza tossica8; paradossalmente, quindi, livelli più bassi di mercurio nelle urine potrebbero indicare uno stato di tossicità e non di salute.

“Almeno l’1% di chi ha delle amalgame dentali potrebbe risentire negativamente degli effetti del mercurio”, dichiara Servando Pérez Domínguez, insegnante universitario dell’associazione spagnola di pazienti MERCURIADOS. “Cerchiamo di avvisare le persone e i politici che ci sono alternative più sicure; alla fine si tratta di una decisione politica”.9 Nel maggio 2009 il Consejo General de los Colegios Oficiales de Químicos de España (Consiglio Generale dei Collegi Ufficiali dei Chimici della Spagna) ha scritto al Ministro della salute del governo Spagnolo che “sia da un punto di vista della salute umana, che da un punto di vista ambientale, le amalgame dentali dovrebbero essere sostituite con altri materiali meno pericolosi disponibili oggi”.

“Porre attenzione solo agli allergici o agli iper-sensibili rappresenta un paradosso se si considera che la maggior parte dei soggetti allergici o con suscettibilità genetica al mercurio possono non avere alcuna sensibilizzazione prima di essere esposti a questa sostanza”, commenta la Vice Presidente di A.M.I.C.A..

“In caso di intossicazione cronica da mercurio, il paziente informato viaggia in tutta la Germania per trovare un medico esperto che sia capace di effettuare una diagnosi appropriata, di rimuovere correttamente le amalgame e di pianificare una terapie di espulsione del mercurio accumulato. Sfortunatamente I pazienti non informati rischiano di essere trattati come casi psicosomatici o psichiatrici,” commenta Reinhard Lauer dell’associazione tedesca dei pazienti BBFU.

La FDA ha un mandato chiaro, cioè fare ricerche e valutazioni in attesa della prova certa di un rischio per la salute e il documento sull’amalgama pubblicato il 28 luglio 2009 sulle amalgame prende esplicitamente le distanze dalla posizione di paesi come Svezia10, Norvegia11(e presto la Danimarca) che hanno deciso di mettere al bando l’amalgama per tutelare i propri cittadini in base al Principio di Precauzione.

In Italia la legislazione del 2001 vieta l’impiego delle amalgame dentali nelle donne in gravidanza, nei soggetti allergici al mercurio o con problemi renali ma A.M.I.C.A. ha appena lanciato la petizione “STOP al mercurio dentale!” (www.infoamica.it) per chiedere al Ministro della Salute del Governo Italiano di mettere al bando l’amalgama per mettere definitivamente fine a questo orrendo capitolo della medicina moderna.

In Spagna il Sistema Sanitario Nazionale è stato portato in tribunale per aver consentito che si mettesse l’amalgama denale nei pazienti senza almeno un loro consenso informato.12 Il 10 luglio 2009, inoltre, il Difensore Civico (chiamato El Defensor del Pueblo) ha accettato la denuncia di MERCURIADOS contro il Sistema Sanitario Nazionale in merito alla questione dell’amalgama.

Nel Congresso Internazionale tenutosi in Lussemburgo il 10 Novembre 2007 l’Accademia Europea di Medicina Ambientale (EUROPAEM) in collaborazione con l’Aktionsgruppe für Umwelttoxikologie (AKUT asbl) del Lussemburgo hanno proclamato “l’Appello di Lussemburgo”. Scienziati, ricercatori, medici specializzati in medicina ambientale, clinici e dentisti, così come politici, ONG e gruppi di pazienti hanno chiesto da allora la messa al bando dell’amalgama dentale.

Gli argomenti di questo congresso erano le prove scientifiche dei danni alla salute derivanti dalle osservazioni effettuate negli studi odontoiatrici, la tossicità del mercurio, le reazioni allergiche all’amalgama dentale e specialmente I danni alla salute del feto e ai bambini causati dal carico tossico dei loro genitori. In una risoluzione del congresso è stato dichiarato e sottoscritto l’Appello di Lussemburgo per fare pressione politica all’Unione Europea e alle autorità sanitarie nazionali in Europa.13 “Fino ad oggi, EUROPAEM e AKUT hanno raccolto oltre 20000 firme all’appello che chiede la messa al bando dell’amalgama”, ricorda il Dr. Peter Ohnsorge, Managing Chairman di EUROPAEM.

In Germania, Max Daunderer, Direttore del Tox Center con sede a Grünwald, ex docente di Tossicologia Clinica all’Università di Monaco, nonché autore di un Manuale di Tossicologia dell’Amalgama di 22.000 pagine14 basato sulla sua esperienza su oltre 25.000 casi, ritiene che questo materiale sia responsabile di danni neurologici (che vanno da anomalie comportamentali a Sclerosi Multipla, Schizofrenia, Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Morte Improvvisa nella Culla) e danni immunitari (da immuno-deficienze a infezioni virali o batteriche, a danni ai reni o cancro). Nel Marzo 2008 ha presentato alla Corte Europea dei Diritti Umani un’accusa alla Repubblica Federale Tedesca di violazione dell’Articolo 2 della Costituzione Tedesca sul “Diritto alla vita e alla integrità fisica”.15

“Abbiamo un dovere come genitori di proteggere I nostri bambini. Il mercurio è una nota tossina, in realtà, la terza sostanza più tossica del pianeta! I bambini, soprattutto i feti, sono particolarmente vulnerabili agli effetti ‘cumulativi’ del mercurio e studi basati su ricerche hanno dimostato una correlazione significativa tra i livelli di mercurio della madre e quelli del neonato,” spiega Rebecca Dutton dell’organizzazione inglese dei pazienti danneggiati da amalgama denominata Mercury Madness.16

Secondo la Dr.ssa Anna Zucchero, Presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, le otturazioni in amalgama, così come tutti i metalli, amplificano gli effetti dei campi elettromagnetici a livello cellulare e ci potrebbero essere, perciò, effetti incrociati tra l’esposizione a campi elettromagnetici e alle amalgame.

Le ONG ritengono che considerare il mercurio dentale un “rishcio moderato” contraddice chiaramente le basi della medicina preventiva perché il mercurio dell’amalgama viene assorbito dal corpo con una media di 3 fino a 17 mcg/al giorno (Health Criteria 118 della OMS, 1991).17

L’uso del mercurio in odontoiatria, inoltre, comporta anche serie implicazioni per l’ambiente. Solo nel Regno Unito ogni anno vengono scaricate nelle fogne, nell’atmosfera o nella terra, 7.41 tonnellate di mercuiro derivante dalle amalgame dentali, con altre 11.5 tonnellate inviate al riciclaggio o smaltite nel flusso dei rifiuti ospedalieri. Il mercurio contenuto nelle amalgame e in laboratorio e nelle apparecchiature medicali rappresenta il 53% del totale delle emissioni di mercurio.18

Rapporto completo (in inglese) della FDA sull’amalgama dentale:
http://www.fda.gov/downloads/MedicalDevices/ProductsandMedicalProcedures/DentalProducts/DentalAmalgam/UCM174024.pdf

Comunicato stampa della FDA sulla classificazione dell’amalgama dentale, 28 luglio 2008:
http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm173992.htm

Firmato da:

Francesca Romana Orlando
Vice Presidente di AMICA
Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale
(Association for Environmental and Chronic Toxic Injury)
Rome – Italy
www.infoamica.it